FABRICA MUSICA E LETTERATURA III

Mareme’, dal Marmo al Mare: un viaggio nella nostalgia del ritorno.

FABRICA MUSICA E LETTERATURA III

Sala Casella
sabato 2 marzo 2024 ore: 20:00

Raffaella Misiti, voce
Stefano Scatozza, chitarra
Cristiano Lui, fisarmonica
Stefano Saletti, bouzouki


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Un percorso tra acque e palazzi, tra attese e viaggi, tra avvistamenti e nostalgie, tra architetture di marmo e mari sconfinati, il fil rouge vede i miti greci collegati ai canti del ritorno, alla nostalgia implicita del viaggio, alla casa da cui scappare e dove ritornare. Una strada che unisce Penelope-Ulisse-Minosse con i canti dei marinai inglesi, la musica di quell bacino che da sempre ci unisce da una sponda all’altra del Mediterraneo, le canzoni degli emigranti del primo Novecento.

Il palazzo di marmo è uno STARE, l’acqua è un movimento perpetuo: marmo e mare vengono dalla stessa radice (Marmào) quella di splendere, caratteristica dalla quale l”essere umano non può prescindere sia per farsi vedere sia per andare a vedere di cosa si tratta. Si crea, alla fine, una dualità in ogni elemento e quindi una unicità in ogni essere: l’ingegno di Ulisse (metis, caratteristica tipica dell’eroe/anti eroe) è l’ingegno di Penelope nel costruire un modo alternativo di regnare nel palazzo di pietra e di sopravvivere attraverso la sua tècne: il tessere (che dal greco si traduce come arte: l’arte è artigianato, è sempre fabbrica costruita con le mani e con il corpo). L’uno dentro l’altro mare e marmo, palazzo e nave, uomo e donna si compenetrano, si scambiano, si alternano fino a confondersi. E rimane solo un segno, un urlo di sopravvivenza oltre la morte: lo splendere